Lo sciamanesimo è la forma più antica che esiste di pratica spirituale e, nelle sue molteplici forme, la più diffusa sul nostro pianeta.
Per comprendere profondamente “il sentire sciamanico” e la sua filosofia bisogna passare “attraverso il cuore” ed aprirci ad una nuova visione della realtà. Occorre sentire sinceramente una forte gratitudine e rispetto per la Vita in tutte le sue forme e per tutte le manifestazioni della natura.
Secondo la tradizione sciamanica (che si ritrova presso diversi popoli arcaici e anche in frammenti della nostra cultura) l’Universo è l’unione di un mondo visibile, quello noto a tutti, ed uno invisibile, percepibile a quegli esseri umani che hanno aperto il loro cuore. In questa Tradizione, ogni cosa esistente in natura (piante, minerali ed animali) ed ogni essere umano è sacro ed unico e possiede doni speciali che devono essere aperti al mondo per raggiungere la comple-tezza in un processo di crescita e di condivisione profonda che abbraccia l’intera vita. Lo sciamanesimo si muove all’interno del mondo dei sogni e della percezione sottile e lavora in stretta connessione con il mondo naturale, rispettandolo ed amandolo.
Attualmente lo sciamanesimo coesiste presso societa’ e culture distribuite in luoghi diversi del mondo ed in seno a diverse tradizioni e diverse religioni.
Si puo’ ben affermare che e’ praticamente nato con l’ uomo, nelle lontane notti in cui cresceva la consapevolezza in qualcosa di magico e sovrannaturale, esistente nella natura stessa. Si parla di epoche remote in cui il contatto e lo scambio fra esseri umani e la Terra era ben diverso da quello che avviene oggi. A quei tempi, l’ impatto della natura sugli esseri umani era tanto forte e poderoso da costituire un pericolo ben reale nella vita quotidiana. D’ altro canto, l’ interpretare correttamente i messaggi e segnali del mondo naturale voleva dire garantirsi una vita con abbondanza di cibo e un buon margine di sicurezza di sopravvivenza. In questo senso si può affermare che la prima forma di avvicinamento alla parte “non visibile” della natura sia probabilmente avvenuta da parte dell’uomo per comprendere i fenomeni naturali e le forze che si celavano dietro ogni loro manifestazione.
L’ascolto, la comprensione e la profonda conoscenza del proprio ambiente, insieme alla percezioni delle energie che lo caratterizzano, unito ad un loro profondo rispetto e meraviglia, ha probabilmente portato alla comparsa dello sciamanesimo.
Lo sciamano e’ la persona che sa leggere profondamente nei meandri della Natura dove ogni forma vivente, ogni roccia, ogni albero ed ogni essere umano e’ sacro e possiede uniche peculiarità. E’ a questo punto che scopriamo la capacita’ prima dello sciamanesimo: saper leggere oltre quello che e’ il mondo delle apparenze e saper “vedere” e cogliere” l’energia che circonda un oggetto, una persona, un posto.
Tradizionalmente
Lo sciamanesimo o sciamanismo e’ un termine che viene utilizzato in antropologia culturale, per indicare un insieme di credenze legate ad una particolare visione del mondo e della vita umana e delle molte correlazioni che, in questo contesto, legano l’ uomo ai diversi aspetti della natura. Lo sciamano è considerato l’ interprete di questo grande sapere. Egli e’ un personaggio dotato di poteri magico- religiosi che opera all’ interno di societa’ animiste ed e’ da queste RICONOSCIUTO universalmente.
Lo sciamano è, prima di tutto, un individuo che è capace di spostarsi attraverso stati diversi di consapevolezza e cio’ lo pone in contatto con realtà non visibili.
Il suo compito e’ quello di occuparsi dei problemi della comunità e del singolo, diagnosticare malattie legate sia all’ aspetto fisico che a quello spirituale, “viaggiare” , attraverso lo stato di trance, nel mondo degli spiriti ed utilizzare le loro capacita’ di guarigione per riportare l’ ordine.
Tutta la vita magico religiosa della sua societa’ s’ incentra nella figura dello sciamano. Andando a cercare il significato della parola, il termine “sciamano”, oggi utilizzato tanto spesso, deriva dalla parola “Tungusa” shaman, che significa “colui che ha potere sul fuoco”. (Per fuoco si intende quello mistico e spirituale, anche se a volte compaiono pratiche proprio collegate all’ elemento fuoco stesso). Quindi, originariamente, la classificazione di questo tipo di pratiche e’ stata fatta partendo da un fenomeno religioso strettamente siberiano e centro asiatico.
Successivamente, e’ emerso che queste pratiche (definite sciamaniche) presentano caratteristiche distintive ben precise e comuni, all’ interno di una struttura flessibile. Tali pratiche, come abbiamo visto, si ritrovano presso diverse culture e religioni: abbiamo sciamani in India, in Africa, nelle Americhe. Alcuni antropologi ritengono che per questa ragione sono da considerarsi fenomeni transculturali. Da qui il motivo per cui, con la globalizzazione occidentale, il termine “sciamanesimo” viene comunemente usato per definire le caratteristiche sopradescritte anche presso civiltà e popolazioni molto distanti e diverse fra loro.
Ma vediamo più in dettaglio chi è lo sciamano.
Attualmente la parola “sciamano” VIENE ERRONEAMENTE utilizzata e storpiata per descrivere tutta una serie di fenomeni magico – religiosi che NULLA hanno a che fare con lo sciamanesimo. Vengono accumunati nella stessa persona i termini sciamano, medicine-man, guaritore, curandero, stregone e mago. Certamene lo sciamano puo’ essere anche un medicine-man, operare guarigioni utilizzando piante e rituali o compiere miracoli fachirici, ma, soprattutto, egli e’ PSICOPOMPO, MISTICO, SACERDOTE e CANTORE.
Ma come si diventa sciamano?
Per tradizione il neofita passa attraverso due tipi di apprendistato: uno impartito da un altro sciamano più anziano e l’ altro attraverso l’iniziazione del mondo degli spiriti che si manifesta nel fenomeno estatico e nella trance sciamanica non indotta. Non indotta significa non pilotata da tecniche o pratiche di meditazioni o provocata da piante psicotrope. Il fenomeno della trance si manifesta spontaneamente nel neofita (a volte in giovane eta’ e a volte gia’ da adulto) e cio’ lo rende senza dubbio il prescelto per il cammino iniziatico.
Raramente è la persona che sceglie di intraprendere questo lungo percorso di conoscenza, se non vi sono stati FORTI fenomeni assimilabili al mondo spirituale. Questi fenomeni estatici ed altri segni inequivocabili fanno sì che il neofita venga scelto all’ interno del suo gruppo sociale ed addestrato dallo sciamano più anziano.
Il percorso di apprendistato di solito è molto lungo e dura diversi anni. Comprende diete particolari e digiuni, test di resistenza e di comprensione, lunghi soggiorni in totale isolamento nella natura e prove fisiche estremamente dure che non di rado mettono in pericolo la vita stessa dell’ apprendista. Ed è proprio questa vicinanza con la morte in tutti i suoi aspetti che porta il futuro sciamano in contatto con il mondo degli spiriti e ad una comprensione più profonda dell’ essere umano.
Al termine del lungo percorso di apprendistato, l’ insegnante attesta che il suo discepolo e’ pronto per iniziare ed e’ pronto per essere riconosciuto come sciamano all’ interno del suo gruppo sociale. Spesso anche in questo caso, deve compiere guarigioni in pubblico o dimostrare le doti acquisite di fronte all’ intera societa’. Solo quando c’e’ stato il riconoscimento ufficiale puo’ dire di ricoprire il ruolo di sciamano.
COSA FACCIAMO NOI nell’Associazione “Grande Cerchio”?
Innanzi tutto nessuno nel nostro gruppo si definisce “sciamano”, perché questo termine spetta solo agli individui che hanno le caratteristiche gia’ esposte . Ci consideriamo “praticanti di sciamanesimo”, nel senso che abbiamo integrato già da molti anni le tecniche sciamaniche nella nostra vita e continuiamo il nostro percorso di crescita con umiltà ed amore.
Gli insegnanti dei corsi sono passati attraverso apprendistati che sono stati completati con successo. Gli stessi insegnanti sono stati riconosciuti come praticanti di sciamanesimo da diversi sciamani e medicine-people di diverse culture tribali, avendo superato le prove e i percorsi iniziatici di rito, ed essendo quindi abilitati ad insegnare e a compiere le cerimonie appropriate con grande rispetto. Tutto quello che viene trasmesso viene eseguito con grande amore e, soprattutto, con totale rispetto per le sacre pratiche in linea con gli insegnamenti originali.